Kenya: la vacanza estiva Tropicale

Kenya: consigli per viaggi in estate
Kenya: una bellissima spiaggia selvaggia

In Kenya convivono, in un perfetto connubio, paesaggi diversi che spaziano dalla lunghissima costa affacciata sull’Oceano fino all’affascinante e desertica Rift Valley. E non solo. Nei suoi numerosi parchi nazionali è possibile partecipare ai safari per avvistare i famosi Big Five.

Grazie a questa diversità di paesaggi, in Kenya è possibile dedicarsi al mare e alla natura, agli animali e ai deserti, alternando momenti rilassanti al mare ad avventure nella savana. Se l’idea di una vacanza varia e unica vi attira, vediamo come organizzare il viaggio in Kenya e qual è il periodo migliore per andarci.

Come organizzare il viaggio in Kenya

Quando andare in Kenya?

Ma qual è il periodo migliore per visitare il Kenya? Essendo invertite le stagioni rispetto all’emisfero boreale, il periodo migliore per partire è quello estivo, ovvero i mesi tra luglio e agosto, quando in Kenya è inverno.

Potrete contare su un periodo di transizione tra le grandi piogge (da marzo a maggio) e le piccole piogge (da ottobre a dicembre), quando il caldo è leggermente meno intenso e, quindi, il soggiorno diventa più piacevole. Inoltre il mare non scende mai sotto i 26°C rendendo ottimale ogni attività acquatica.

Lo stesso vale per l’interno del Paese: luglio e agosto sono i mesi meno piovosi, perfetti, quindi, per organizzare un safari e ammirare la grande migrazione annuale degli animali.

Kenya: consigli per viaggi in estate
Kenya: una bellissima spiaggia selvaggia, con le capanne tipiche.

Quali vaccini servono per andare in Kenya?

Sebbene non sia una nazione a forte rischio sanitario, alcuni vaccini sono comunque consigliati, soprattutto se deciderete di avventurarvi in un safari o visitare i parchi nazionali. Le vaccinazioni più comuni sono quelle del tetano, tifo, epatite A, difterite e febbre gialla. Per la malaria c’è una profilassi da seguire che non è un vero e proprio vaccino.

E’ sempre bene, inoltre, mangiare cibi ben cotti e bere acqua da bottiglie sigillate.

Come arrivare in Kenya

Essendo una meta molto turistica, soprattutto per gli italiani, potrete arrivare in Kenya grazie ai voli charter dei pacchetti volo + hotel proposti dai tour operator. Altrimenti, i viaggiatori fai da te, potranno utilizzare la compagnia di bandiera Kenya Airways o l’Ethiopian Airlines che effettua uno scalo ad Addis Abeba.

Pur allungando un po’ le ore di volo, è possibile usufruire anche dei collegamenti delle compagnie Medio Orientali che, di solito, applicano delle buone tariffe. Gli aeroporti di destinazione sono due: Mombasa, sulla costa e Nairobi, nell’interno.

Come muoversi in Kenya

Muoversi in Kenya è davvero avventuroso: i treni ad esempio non sono assolutamente da prendere in considerazione se non come esperienza estrema per i più temerari! Anche guidare da soli può non essere alla portata di tutti: la guida è a sinistra e necessiterete della patente internazionale. Le strade sono generalmente buone, ma trafficate da ogni tipo di mezzo e di animali e possono trasformarsi in un pantano se incappate in un forte temporale.

L’unica altra scelta sono le linee di autobus: mettete in conto che gli incidenti sono all’ordine del giorno. Ma non disperate: se avrete prenotato un resort in Kenya, sarete accolti all’aeroporto dal mezzo messo a disposizione dei turisti. In effetti, avere un’auto con un autista è il sistema migliore per spostarsi in Kenya.

Dove dormire in Kenya

Le località dove trascorrere una vacanza da sogno sono quelle dislocate sulla costa: Mambrui, Malindi, Watamu, Diani Beach e Mombasa sono le zone dove sorgono la maggior parte dei grandi resort proposti dai tour operator.

Quasi tutte le strutture sorgono in un contesto verdeggiante adiacente al mare: ombrelloni e sdraio sono messi a disposizione degli ospiti e l’animazione è piacevole e discreta.

Per quanto riguarda il cibo, nei resort e nei villaggi  in Kenya viene servita una cucina internazionale, talvolta alternata a specialità locali a base di frutti di mare o pesce. Da bere è consigliata l’ottima birra locale che risulta essere anche molto economica, soprattutto rispetto all’acqua che è costosissima.

Anche se i resort sembrano tutti uguali, ognuno ha le proprie peculiarità: ci sono resort adatti alle famiglie, altri dedicati solo agli adulti e alle coppie e altri ancora pensati per le avventure e per il diving.

Oltre ai resort, in Kenya potrete contare su tante altre sistemazioni:

  • Lodge: strutture fisse immerse nella natura delle aree safari che offrono ottimi servizi, guide locali e tour.
  • Campi tendati: per chi desidera provare un’esperienza ancora più immersiva nella natura potrà scegliere queste soluzioni che variano da sistemazioni economiche a tende super lusso.
  • Campeggio: è davvero possibile fare campeggio in Kenya? Assolutamente si, ce ne sono diversi e offrono buoni servizi, da quelli basic come i servizi igienici a ristoranti, fino anche alle piscine.
  • Cottage e case in affitto: si tratta di sistemazioni più tradizionali che potrete trovare sia sulla costa che nell’interno.
  • Homestay: in Kenya c’è anche la possibilità di condividere la casa con i proprietari kenioti, ottima opportunità per entrare in contatto con la vita locale.

Le Migliori spiagge del Kenya

Prima dei safari, il Kenya ha il sapore del mare: cristallino, con lunghe spiagge bianche. Da cartolina, insomma. Anche se tutta la costa ammalia e affascina, quali sono le spiagge più belle del Kenya, quelle assolutamente da non perdere? Ecco la classifica delle top 5.

  1. Malindi Beach: la località turistica più conosciuta del Paese. E’ qui che sorgono la maggior parte dei resort internazionali, sulla luna e dorata spiaggia che vi stupirà con la sua bellezza.
  2. Golden Beach: si trova a Mambrui questa bellissima distesa di sabbia bianca orlata dalla foresta equatoriale.
  3. Galukinodo: scappate dalla folla e rilassatevi in questa spiaggia bianca, nei pressi di Diani, dove gli altri turisti saranno solo un ricordo.
  4. Garoda Beach: si trova a Watamu questa spiaggia soggetta alle maree. Quando il mare si ritira è possibile raggiungere l’isolotto di Mida Creek, proprio di fronte alla spiaggia.
  5. Manda Bay: perfetta per le famiglie e per chi cerca servizi e divertimenti acquatici come gonfiabili e windsurf.
Kenya, Watamu Spiaggia
La bellissima spiaggia di Garoda Beach, nella località turistica di Watamu

Cosa vedere e cosa fare in Kenya

La maggior parte dei turisti Italiani che sceglie il Kenya per le proprie vacanze estive difficilmente si spinge fuori del proprio resort o comunque dal rassicurante circondario di stradine turistiche. A torto!

Diving e Seven Island

Ad esempio, per gli amanti del diving e delle immersioni sarebbe d’obbligo una tappa nelle baie del Watamu National Park dove sorgono le Seven Island, un fantastico mini arcipelago di sette isolotti formati dai coralli della barriera corallina situati di fronte alla spiaggia e ricchissimi di variopinta fauna e flora tropicale. Lo stesso vale per l’Arcipelago Lamu, formato da circa 50 isolette più o meno grandi dove potrete osservare un’intensa vita marina che si sonda nella ricca barriera corallina.

Safari e Masai Mara

Se vorrete dedicarvi ad un safari all’interno del paese non potrete perdervi i Parchi Nazionali e le riserve nazionali istituite per proteggere gli animali dai cacciatori. La più famosa riserva naturale è quella del Masai Mara: potrete osservare il flusso migratorio dei grandi animali e una delle faune più ricche e dense del mondo. Inoltre sarà possibile avvistare i Big Five come la giraffa, il leone, l’ippopotamo e molti altri ancora, oltre a 450 specie di uccelli.

I due parchi nazionali più famosi sono invece quelli dell’Amboseli e il Tsavo che si divide a sua volta in Tsavo Est e Tsavo Ovest. Quest’ultimo racchiude una superficie del 30% di tutti i parchi kenioti proponendo un paesaggio ampio e vario che culmina con la parte vulcanica di Chyulu Hills.

Il Tsavo Est richiama molti turisti ogni anno grazie alla facile opportunità di avvistare elefanti e rinoceronti. Il parco nazionale dell’Amboseli è famoso perché dominato dall’imponete figura del Kilimangiaro e dalla varietà delle molte specie di animali.

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