Pantelleria – Guida alle vacanze

Pantelleria
L'Arco dell'Elefante, uno dei luoghi più suggestivi dell'isola di Pantelleria

Terra d’Africa, ma in Italia. Stiamo parlando di Pantelleria che, insieme a Lampedusa, rappresenta l’ultimo avamposto turistico dell’Italia meridionale. Situata a circa 110 Km dalle coste della Sicilia, racchiude in sé una storia millenaria e una ricchezza culturale unica, eredità dei popoli che, col passar dei secoli, vi si sono susseguiti.

Oltre alla storia, in estate, Pantelleria vi aspetta tra le sue bellezze naturali e le sue specialità culinarie: dura, cruda e vera, ecco tutto quello che c’è da sapere e come organizzare la vacanza a Pantelleria.

Pantelleria: come organizzare la vacanza

A chi è consigliata?

A chi vuole staccare la spina, a chi cerca un luogo fuori dal tempo e a chi piacciono le bellezze naturali, la terra brulla e la costa frastagliata. Gli amanti delle lunghe spiagge in stile Rimini, rimarrà deluso: a Pantelleria si va per vivere una vacanza all’insegna dell’avventura, per andare alla scoperta, ogni giorno, di una caletta nuova e stendere il proprio asciugamano tra scogli e insenature. Poco consigliata ai gruppi di amici che cercano una meta turistica dove tirar tardi fino all’alba: sull’isola, la movida notturna scarseggia.

Pantelleria
L’Arco dell’Elefante, uno dei luoghi più suggestivi dell’isola di Pantelleria

Come arrivare a Pantelleria

Proprio come per Lampedusa, a differenza di quello che si può pensare, Pantelleria è facilmente raggiungibile dall’Italia, sia via mare che con l’aereo. Per quanto riguarda l’aereo, l’aeroporto di Pantelleria è collegato con il resto della penisola dalle compagnie low cost Volotea, Blue Express e DAT, oltre alla compagnia di bandiera italiana, Alitalia. Altrimenti potrete fare riferimento ai voli charter da prenotare presso alcune agenzie siciliane. I collegamenti aerei da Palermo, Catania e Trapani sono giornalieri.

Per quanto riguarda il traghetto, questo è in partenza soltanto dal porto di Trapani: il nostro consiglio è quello di optare per l’aliscafo e di non traghettare l’auto. La potrete noleggiare facilmente una volta arrivati sull’isola: anzi, la scelta migliore è quella di affittare uno scooter per muovervi più agilmente da una zona all’altra.

Dove dormire

Soggiornare a Pantelleria significa soprattutto entrare in contatto con le persone del luogo, immergersi nelle forti tradizioni e iniziare a pensare che il tempo possa essersi fermato. La scelta per pernottare è varia e va dai classici hotel o ville in affitto fino ai più tradizionali dammusi, ovvero le tipiche costruzioni in pietra che costellano le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria.

Ma quanto costa pernottare a Pantelleria? Dipende dal livello che desiderate, ma in linea di massima non costa molto: già con 70,00 € a notte per una doppia, si soggiorna in una bellissima struttura con affaccio sul mare e piscina inclusa. Ecco alcune strutture che a noi ci sono particolarmente piaciute:

Dammusi Sciuvechi Resort si trova nell’entroterra di Penna, nella zona occidentale dell’isola. Offre delle spaziose camere arredate in stile marino e una bellissima piscina immersa tra vigneti e macchia mediterranea.

Consigliato anche il Dammuso Giara, immerso nell’entroterra di Mursia, offre un unico appartamento arredato in stile rustico con una piacevole terrazza all’aperto dove mangiare. Dotata cneh di un barbecue e di un curato giardino privato.

Affacciato sulla costa di Mursia, si trova il Cossyra Hotel, dotata di camere luminose e spaziose e di una bellissima piscina con vista sul mare. Offre anche i piatti tipici della cucina dell’isola con cui deliziarsi a cena.

Spiagge di Pantelleria (e la costa)

Esattamente come Lampedusa, anche Pantelleria è di origine vulcanica, ragion per cui non ci sono vere e proprie spiagge, ma insenature rocciose e calette dai colori scuri. Se non siete amanti degli scogli, dirigetevi allora verso quelle cale attrezzate con delle piattaforme dove sarà più facile stendere l’asciugamano e prendere il sole.

Alcune sono raggiungibili facilmente con l’auto o lo scooter, altre richiedono di percorrere piccoli e stretti sentieri, mentre altre ancora sono raggiungibili solo via mare. E’ per questo che in una vacanza a Pantelleria, vi consigliamo di non rinunciare ad una gita in barca che vi permetterà di vedere l’isola da una prospettiva completamente diversa.

Uno dei luoghi più suggestivi dell’isola, raggiungibile in auto tramite una strada non in buone condizioni, è la Balata dei Turchi, una piccola falesia a picco sul mare un tempo utilizzata come scalo dai pirati. L’acqua in questa zona è di un azzurro accecante, davvero da non perdere.

Alla stregua della Balata dei Turchi c’è l’Arco dell’Elefante, una lunga estensione rocciosa con un arco che si protende verso il mare e che crea una situazione suggestiva. Si trova nella zona nord orientale dell’isola e si raggiunge facilmente da Cala Levante.

Altre calette famose sono Cala Nikà, situata tra Cala Levante e Punta Formaggio: qui ci sono delle sorgenti termali che sgorgano a 70°C e si mescolano piacevolmente con l’acqua di mare. Nei giorni di scirocco puntate su Cala Cinque Denti, riparata, piccola e graziosa.

Da non perdere anche Cala Cottone, nella parte orientale dell’isola, Cala Levante, Cala Tramontana e lo speciale paesaggio offerto dal Laghetto delle Ondine, dove l’acqua dolce si incontra con il mare, situato vicino a Punta Spadillo.

Cosa vedere e cosa fare a Pantelleria

Vediamo cosa fare oltre al mare, in questo angolo sperduto di paradiso.

Le terme

Pantelleria è un’isola di origine vulcanica e, per questo, diventata ben presto un vero e proprio centro termale a cielo aperto. Sono davvero tante le zone dell’isola dove sgorga acqua calda termale e dove questa si incontra con il mare.

E’ l’esempio di Cala Nikà, dove vicino alla costa l’acqua può raggiungere une temperatura di molto superiore ai 30°C o di Gadir, un piccolo paesino dove sono state scavate delle vasche nella roccia dove immergersi nell’acqua termale.

Ancora più famosa è la Grotta di Benikulà, una vera e propria sauna naturale situata nei pressi di Sibà composta da una zona esterna e una interna alla grotta da dove fuoriesce vapore. Il tutto in un contesto unico e davvero suggestivo.

Un posto che sembra uscito da un sogno è anche il Lago Specchio di Venere situato nella zona Khamma-Tracino: qui potrete immergervi in uno specchio d’acqua con temperature che raggiungono quasi i 40°C e cospargersi il corpo di fango.

A noi piacciono molto anche la Grotta di Sataria e la Grotta del Freddo: mentre nella prima troverete una temperatura fino a 40°C, nella seconda a causa di uno sfiatatoio di aria fredda, non si superano i 10°C.

Niente a che vedere con il mare, ma comunque situato in un paesaggio suggestivo ai piedi della Montagna Grande, ci sono le Favare, ovvero getti di vapore che fuoriescono dalle rocce e dalla vegetazione donando un colore rossastro al paesaggio circostante.

Sentieri e trekking

Nel bel mezzo dell’isola c’è la Montagna Grande che arriva a 863 metri s.l.m. e che offre una fitta rete di sentieri agli amanti delle escursioni e della natura. A prescindere dalle camminate che sceglierete, arrivare fino in cima sarà una e propria avventura che vi permetterà di avere una bellissima visuale sull’isola e sulle coste africane, distanti poco più di 60 Km. Solo nelle giornate più terse potrete anche ammirare le coste della Sicilia.

Siti archeologici e storia

Se avete voglia di fare una passeggiata non perdetevi il Villaggio Mursia, considerato uno degli insediamenti più antichi dell’intero Mediterraneo con resti e fortificazioni che vengono fatte risalire all’Età del Bronzo.

Assolutamente da non perdere il parco archeologico dei Sesi, l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa, e i resti delle Tombe Bizantine. In pieno centro città, invece, sorge il Castello Barbacane che si pensa possa essere fatto risalire all’epoca bizantina.

Cosa mangiare a Pantelleria: specialità tipiche

Fare una vacanza a Pantelleria significa anche assaggiare le specialità tipiche dell’isola: certamente tutti conoscerete i famosi capperi di Pantelleria e il Passito, vino dolce ricavato dall’uva Zibibbo coltivata sull’isola. Se queste specialità vengono esportate in tutto il mondo, quelle che, invece, vengono custodite gelosamente sull’isola, sono la pasta con l’ammogghio, il cous cous e i ravioli amari, oltre agli imperdibili baci, ovvero piccoli dolcetti ripieni di ricotta e gocce di cioccolato. Una vera delizia.

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